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Archivio di Stato di Viterbo

Al direttore Angelo Allegrini la medaglia raffigurante il giano bifronte, in passato attribuita alle alte personalità distintesi nel sostegno al mondo degli archivi.

Giovedì 16 dicembre 2021 alle ore 11.30 presso il Complesso del San Michele, alla presenza del Ministro Dario Franceschini e delle più alte cariche ministeriali, saranno attribuiti i Premi “Il miglior dipendente dell’anno” ed il “Premio alla carriera” per l’anno 2021. Nella stessa giornata verranno consegnati anche i Premi già attribuiti per l’anno 2020, la cui cerimonia non ha avuto luogo a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Con l’occasione sarà presentato il volume “Epidemie e antichi rimedi tra le carte d’archivio”, edito per le Pubblicazioni degli Archivi di Stato, che raccoglie una selezione delle iniziative realizzate dai nostri Istituti in occasione dell’edizione 2020 della “Domenica di carta”, incentrata sul tema, attualissimo, delle epidemie del passato. Sarà gradito ospite della manifestazione anche il Direttore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, Prof. Francesco Vaia.

Il Premio “Miglior dipendente dell’anno”, istituito per iniziativa del Direttore generale Archivi, Anna Maria Buzzi, e giunto alla sua terza edizione, vuole essere il segno tangibile della vicinanza dell’amministrazione archivistica ai tanti che ogni giorno profondono energie preziose al suo servizio, con impegno e passione, affidabilità e competenza, e che, per questo, rappresentano modelli di eccellenza indispensabili ad innescare quel meccanismo virtuoso di senso di appartenenza e orgoglio professionale tra i dipendenti, dal quale può passare il miglioramento della qualità delle prestazioni e dei servizi resi ai cittadini.

A partire dall’anno 2020 a questo Premio si è affiancato il “Premio alla carriera” con il quale si intende attribuire uno speciale riconoscimento ai dipendenti che, nel corso della propria carriera professionale, hanno saputo tradurre, con quotidiana applicazione, lo spirito dell’articolo 54 della nostra Costituzione, anch’essi esempi irrinunciabili, soprattutto per le generazioni più giovani di colleghi.

I dipendenti destinatari del Premio “Miglior dipendente dell’anno” sono:

Anno 2020: il direttore dell’Archivio di Stato di Viterbo, Angelo Allegrini, per la costante e tenace attività di coordinamento con i colleghi direttori di Archivio di Stato; il direttore dell’Archivio di Stato di Novara, Davide De Franco, per la brillante attitudine propositiva dimostrata a beneficio del miglioramento dei servizi resi dall’Istituto da lui diretto, anche attraverso la capacità di portare a buon fine il reperimento di nuovi spazi; il direttore dell’Archivio di Stato di Biella, Stefano Leardi, per la tenacia e la determinazione con le quali è riuscito a garantire il funzionamento dell’Istituto, nonostante le gravissime carenze di personale di cui soffre, mostrando grande spirito di iniziativa e capacità di reazione alle difficoltà e che, in questo, può rappresentare il simbolo di molti altri colleghi che condividono le medesime criticità; il direttore dell’Archivio di Stato di Bergamo, Mauro Livraga, per aver coraggiosamente e tempestivamente ripristinato il servizio al pubblico presso l’Istituto da lui diretto nei giorni immediatamente successivi alla fine del confinamento nazionale, contribuendo a restituire ai cittadini di un territorio così fortemente colpito dalla pandemia uno dei luoghi simbolo della storia della comunità.

Anno 2021: la dirigente del Servizio II della Direzione generale Archivi, Sabrina Mingarelli, punto di riferimento instancabile per tutti gli Istituti del territorio, ai quali ha garantito il necessario supporto tecnico-scientifico, con generosa professionalità e personale partecipazione e punto di riferimento insostituibile anche per il Servizio II, che guida con autorevolezza e passione, nonché per l’alto senso del dovere mostrato durante l’emergenza sanitaria, ed in particolare il periodo di confinamento nazionale, grazie al quale ha assicurato la presenza in sede senza soluzione di continuità; il direttore dell’Archivio di Stato di Cagliari, Enrico Trogu, per la capacità dimostrata nelle relazioni con le Istituzioni del territorio, grazie alle quali queste sono state coinvolte e hanno apportato il loro significativo sostegno ad importanti progetti di tutela della documentazione statale; il direttore dell’Archivio di Stato di Bolzano, Harald Toniatti, per il determinante ruolo di presidio culturale svolto dall’Archivio di Stato di Bolzano nel territorio della Provincia autonoma, grazie anche all’insostituibile attività di formazione erogata dalla Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica; la direttrice dell’Archivio di Stato di Matera, Anna Maria Gnocchi, per il proficuo rapporto creato con gli enti locali del territorio, grazie al quale è stato possibile siglare l’accordo che ha portato all’individuazione di una nuova, prestigiosa, sede per l’Archivio di Stato.

I dipendenti destinatari del “Premio alla carriera” sono:

Anno 2020: Daniela Fabiani, per l’attività di intervento e coordinamento nella gestione delle oltre 100 sedi di Istituto ubicate su tutto il territorio nazionale; Daniela Fiorini, per il puntuale supporto ammnistrativo e contabile assicurato agli Istituti archivistici; Luigia Cera, per l’autorevole discrezione con al quale ha guidato lo staff di Segreteria del Direttore generale, punto di riferimento insostituibile nei rapporti istituzionali della Direzione; Ada Arillotta (ex Soprintendente archivistico e bibliografico della Calabria), per aver lungamente rappresentato il presidio di tutela privilegiato della Regione Calabria; Roberto Lorenzetti (ex direttore dell’Archivio di Stato di Rieti) per la sensibilità con la quale ha affiancato l’attività di tutela e conservazione con quella di valorizzazione attraverso una vivace attività di promozione di eventi culturali; Luigi Rambotti (ex direttore dell’Archivio di Stato di Perugia) per aver sapientemente governato la complessità di articolazione dell’Istituto da lui diretto, che vanta ben quattro sezioni, traducendola in proficua interlocuzione con le altre istituzioni del territorio.

Anno 2021: il direttore dell’Archivio di Stato di Parma, Graziano Tonelli, a suggello di una lunga carriera, durante la quale, alla sicura competenza, si è sempre affiancata una piena disponibilità ad assumere le responsabilità cui è stato chiamato dall’Amministrazione; la direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, Patrizia Cremonini, quale riconoscimento per la proficua attività di direzione dell’Istituto e per la costante attenzione all’attività didattica e di valorizzazione, condotte sempre con competenza scientifica rigorosa e appassionata; Giulio Bianchini (ex direttore dell’Archivio di Stato di Frosinone) per la dedizione dimostrata nel corso della lunga carriera, con la quale ha sempre affrontato le criticità, anche importanti, cui è stato chiamato nel corso dei suoi incarichi di direzione.