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Archivio di Stato di Viterbo

Accesso civico

Art. 5, comma 1
(Accesso civico a dati e documenti)

Altre normative

 

Il diritto di Accesso

Registro degli accessi

Il processo legislativo in materia di accessibilità continua ad evolversi rispondendo alle esigenze, sempre più estese, di trasparenza dell’azione pubblica, configurando diverse forme di accesso. I differenti sistemi di accesso dipendono da diversi ordini di legittimazione e grado di trasparenza. In particolare, la normativa vigente prevede:
 

  • Accesso ai documenti amministrativi ai sensi dell’art. 22 della legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni il cui iter procedimentale rimane invariato e può essere inoltrato da chi ha un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. 

           Scarica il modulo di richiesta di accesso a documenti amministrativi

  • Accesso civico semplice, disciplinato dall’art. 5, comma 1, del decreto legislativo n. 33/2013 come modificato dall’art. 6 del d.lgs. n. 97/2016. avente ad oggetto “documenti, informazioni e dati” oggetto di pubblicazione obbligatoria che l’amministrazione abbia omesso di pubblicare, ed esercitabile da “chiunque”, a prescindere da un particolare requisito di qualificazione; esso consente a qualunque soggetto interessato di chiedere la pubblicazione di informazioni, documenti e dati sui siti istituzionali.

          Scarica il modulo di richiesta di accesso civico semplice.
          La richiesta di accesso civico semplice va presentata al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Ministero della Cultura.

 

  • Accesso civico generalizzato disciplinato dall’art. 5, comma 2, del decreto legislativo n. 33/2013 come modificato dall’art. 6 del d.lgs. n. 97/2016. ”, avente ad oggetto dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni “ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione” ai sensi del d.lgs. n. 33 del 2013; anche in questo caso, la legittimazione è riconosciuta a “chiunque”, a prescindere da un particolare requisito di qualificazione; con il diritto di accesso generalizzato, in un’ottica completamente diversa rispetto a quella che ispira la legge n. 241 del 1990, l’ordinamento vuole favorire “forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche” e “promuovere la partecipazione al dibattito pubblico”.

           Scarica il modulo di richiesta di accesso civico generalizzato.
           
La richiesta di accesso civico generalizzato va presentata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - Archivio di Stato di Viterbo as-vt@cultura.gov.it, oppure, in alternativa:

  • Ad accessocivico@cultura.gov.it
  • All’Ufficio relazioni con il pubblico: urp@cultura.gov.it
     
  • Ai sensi dell’art. 5, c. 7, d.lgs. n. 33/2013, nei casi di diniego totale o parziale dell’accesso o di mancata risposta entro il termine, il richiedente può presentare richiesta di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza decide con provvedimento motivato entro il termine di venti giorni.

    Scarica il modulo di richiesta riesame di accesso civico generalizzato
    Avverso la decisione dell'Amministrazione competente o, in caso di richiesta di riesame, avverso quella del responsabile della prevenzione della corruzione e  della trasparenza, il richiedente può proporre ricorso al TAR ai sensi dell'art. 116 del codice del processo amministrativo di cui al D.lgs. n. 104/2010.

Il Responsabile della Protezione dei Dati (RPD o DPO – Data Protection Officer) è il dott. Antonio Francesco Artuso

 

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Ultimo aggiornamento: 23/10/2024